Qui
lascio le foto, documenti, registri e spiego un po' di ognuno. Tutto inizia da
Antonio Piccin. Sono riuscita - dopo ricerca approfondita - a trovare il nome
dei genitori e sapere un po' della loro storia. Da 10 anni che facciamo
ricerche.
L'Italia nel 1870 era un paese sovraffollato e presentava molta miseria. Così migliaia di persone decisero di abbandonare l'Italia. Nel 1875 il Rio Grande do Sul cominciò ad essere popolato da immigrati italiani. Dal 1875 al 1900 più di 10mila persone provenienti dal nord dell'Italia emigrarono nella Serra Gaúcha, sud del Brasile.
Antonio Piccin arrivò in Brasile nel 1876, con 23 anni e da solo. Lavorò come agricoltore. Morì il 29 agosto 1928. Era figlio di Piccin Antonio e Tomio Maria. Nipote di Piccin Giuseppe, nato a Nove (Serravalle - attuale Vittorio Veneto) e di Del Pio Luogo di Venezia Gasperina, nata a Venezia. Pronipote di Piccin Zuane, nato a Nove e Piccin Lucia, nata a Canal. Pro-pronipote di Piccin Simon.
Antonio Piccin, mio trisavolo, sposò Piai Chiara. Tutta la sua famiglia venne in Brasile nella stessa nave di Antonio. Famiglia Piai apparteneva al Borgo Piai, Vittorio Veneto, e avevano 5 figli. Chiara è morta il 7 gennio 1937.
Allora di Piccin Antonio - mio trisavolo
Genitori: Piccin Antonio (Serravalle), Tomio Maria (Canale) - miei quadrisavoli
Nonni paterni: Piccin Giuseppe e Del Pio Luogo di Venezia Gasperina - quinquisavoli
Nonni materni: Tomio Andrea e Maddalena De Nardi
Bisnonni: Piccin Zuane e Lucia
Trisnonno: Piccin Simon
L'Italia nel 1870 era un paese sovraffollato e presentava molta miseria. Così migliaia di persone decisero di abbandonare l'Italia. Nel 1875 il Rio Grande do Sul cominciò ad essere popolato da immigrati italiani. Dal 1875 al 1900 più di 10mila persone provenienti dal nord dell'Italia emigrarono nella Serra Gaúcha, sud del Brasile.
Antonio Piccin arrivò in Brasile nel 1876, con 23 anni e da solo. Lavorò come agricoltore. Morì il 29 agosto 1928. Era figlio di Piccin Antonio e Tomio Maria. Nipote di Piccin Giuseppe, nato a Nove (Serravalle - attuale Vittorio Veneto) e di Del Pio Luogo di Venezia Gasperina, nata a Venezia. Pronipote di Piccin Zuane, nato a Nove e Piccin Lucia, nata a Canal. Pro-pronipote di Piccin Simon.
Antonio Piccin, mio trisavolo, sposò Piai Chiara. Tutta la sua famiglia venne in Brasile nella stessa nave di Antonio. Famiglia Piai apparteneva al Borgo Piai, Vittorio Veneto, e avevano 5 figli. Chiara è morta il 7 gennio 1937.
Allora di Piccin Antonio - mio trisavolo
Genitori: Piccin Antonio (Serravalle), Tomio Maria (Canale) - miei quadrisavoli
Nonni paterni: Piccin Giuseppe e Del Pio Luogo di Venezia Gasperina - quinquisavoli
Nonni materni: Tomio Andrea e Maddalena De Nardi
Bisnonni: Piccin Zuane e Lucia
Trisnonno: Piccin Simon
ANTONIO PICCIN (Antonio Piccin e Maria Tomio)
* Vittorio Veneto - Alto Nove
+ Farroupilha - Brasile
Nascita: (11 aprile?) del 1853
Matrimonio: 1876 o 1877
Emigrò il 25 novembre del 1876 da Bremen, in Germania. Arrivò a Rio de Janeiro (Nave Salier) e dopo andò a vivere in Linea Palmeiro, oggi Farroupilha.
Morte: 29 luglio del 1928
CHIARA PIAJA (Domenico Piaja e Teresa Dal Col)
* Vittorio Veneto - Fadalto
+ Farroupilha - Brasile
+ Farroupilha - Brasile
Nascita: 1861
Morte: 7 gennaio del 1937
REGISTRI DI MIA MADRE
RICIENE PECCIN FAGHERAZZI
Antonio Piccin, mio bisnonno fu dimesso dall'esercito perché aveva un piede piatto. Abbiamo saputo che un membro della famiglia era un direttore d'orchestra dell'Opera Buffa. Antonio suonava fisarmonica e Chiara, sua moglie, l’accompagnava cantando. Certamente riuscirono ad addolcire la prodezza, perché lo scoraggiamento e la codardia significavano sconfitte. Sappiamo anche dagli antenati che diverse persone, tra loro bambini, sono morte durante il viaggio e sono state gettate in mare. Come sarebbe stato il cuore dei sopravvissuti? Il viaggio riguardava la miseria, la fame, la mancanza di igiene e la lotta tra gli animali. Antonio Piccin non voleva naturalizzarsi brasiliano perché amava più la sua madrepatria rispetto al paese che era ancora sconosciuto (per lui). Ma, in Brasile cambiarono il cognome “Piccin” per “Peccin”. Non penso sia stata una loro volontà.
"Qui la terra è nostra, siamo proprietari!” Certamente
questa è stata un'esclamazione fatta da Antonio e Chiara quando sono arrivati stremati dal lungo viaggio, pieni di
dubbi e sofferenze, ma spinti dal desiderio di avere un luogo tutto loro.
Arrivarono nel 1876 dal porto di Porto Alegre. Seguirono dal fiume Caí e in
seguito, presero carri e muli e arrivarono in Linea Palmeiro, oggi chiamata São Marcos, 3° Distretto di
Farroupilha, nella Terra di n. 118. Le strade furono costruite con l'aiuto di
picconi e falci, perché all’epoca non c'erano altre possibilità.
La regione era ricoperta di foreste, con predominanza di alberi di pino, lussureggianti e prodigiosi che, all'epoca, diedero loro i primi frutti e il legno per costruire le case. Le prime case erano coperte di foglie di "macega"e di albero di cocco.
Antonio, un uomo austero, duro, forte, aveva una sensibilità elevata; Chiara, fragile, piccola, aveva la forza di una leonessa. Loro hanno saputo educare i propri figli con fede in Dio e nella propria forza interiore. Questa energia ha rafforzato ogni alba, ogni muro costruito per sbarrare la rigidità dell'inverno.
Nel 1879 arrivò il fratello di Antonio, Francesco Piccin sposato con Basilia Casagrande e il figlio Pietro di 1 anno. La maggior parte dei suoi discendenti oggi reside a Serrafina Correa.
La famiglia di Antonio possedeva un piccolo mulino e alambicco. Con delle seghe manuali, costruirono il tetto delle loro case, si chiamavano scandole. Chiara seduta tesseva fili fatti dalla fibra di lino. Dicono che quando si sedeva sembrava una bambina piccola. Con l'arrivo di suo fratello Francesco e di altri vicini, i “filó” erano costanti. Si trattava di riunire le famiglie la sera dopo cena per parlare, per spaventare la solitudine, la tristezza di una vita nuova in America. Facevano fuoco a terra per cuocere i pinoli. All'inizio furono mangiati in natura perché non ne conoscevano l'uso.
Nelle notti buie, usavano il lampião, una lampada che funzionava col lardo e dopo usarono cherosene. Le donne facevano la "drezza" fatta con paglia di grano, che serviva per fare cestini, articoli sportivi, cappelli e altri ornamenti. Oggi sono presenti nei "filós"e nelle feste tipiche della cultura italiana. Il mio primo cestino per andare a scuola fu una "esportola"
Il 5 gennaio del 2017 sono andata a Caxias do Sul, Brasile, a parlare con la nipote di Francesco Piccin, Linda Piccin Frá, ai 104 anni. Francesco era fratello di mio trisavolo Antonio Piccin. Registro qui su cosa abbiamo parlato.
Cosa Francesco parlava di Vittorio Veneto, parlava qualcosa?
“Loro abitavono là, i figli tutti, poi questo cugino, Antonio Piccin, abitava vicino a Francesco e li (Italia) si sono messi d’accordo per venire in Brasile e il Frá era di Belluno”.
Francesco era sposato, corretto? È andato a vivere solo, con sua moglie?
"Lui e la mogie sono andati a vivere separati dai genitori, in un'altra casa. Antonio non abitava con Francesco, abitava vicino".
Antonio diceva che in Brasile ci si trova bene?
Lui, Francesco, diceva che in Brasile era meglio che in Italia. In Brasile c'era più abbondanza.
In Italia c'era la fame?
Non c'era la fame, ma la vita era più difficile in Italia.
La regione era ricoperta di foreste, con predominanza di alberi di pino, lussureggianti e prodigiosi che, all'epoca, diedero loro i primi frutti e il legno per costruire le case. Le prime case erano coperte di foglie di "macega"e di albero di cocco.
Antonio, un uomo austero, duro, forte, aveva una sensibilità elevata; Chiara, fragile, piccola, aveva la forza di una leonessa. Loro hanno saputo educare i propri figli con fede in Dio e nella propria forza interiore. Questa energia ha rafforzato ogni alba, ogni muro costruito per sbarrare la rigidità dell'inverno.
Nel 1879 arrivò il fratello di Antonio, Francesco Piccin sposato con Basilia Casagrande e il figlio Pietro di 1 anno. La maggior parte dei suoi discendenti oggi reside a Serrafina Correa.
La famiglia di Antonio possedeva un piccolo mulino e alambicco. Con delle seghe manuali, costruirono il tetto delle loro case, si chiamavano scandole. Chiara seduta tesseva fili fatti dalla fibra di lino. Dicono che quando si sedeva sembrava una bambina piccola. Con l'arrivo di suo fratello Francesco e di altri vicini, i “filó” erano costanti. Si trattava di riunire le famiglie la sera dopo cena per parlare, per spaventare la solitudine, la tristezza di una vita nuova in America. Facevano fuoco a terra per cuocere i pinoli. All'inizio furono mangiati in natura perché non ne conoscevano l'uso.
Nelle notti buie, usavano il lampião, una lampada che funzionava col lardo e dopo usarono cherosene. Le donne facevano la "drezza" fatta con paglia di grano, che serviva per fare cestini, articoli sportivi, cappelli e altri ornamenti. Oggi sono presenti nei "filós"e nelle feste tipiche della cultura italiana. Il mio primo cestino per andare a scuola fu una "esportola"
Il 5 gennaio del 2017 sono andata a Caxias do Sul, Brasile, a parlare con la nipote di Francesco Piccin, Linda Piccin Frá, ai 104 anni. Francesco era fratello di mio trisavolo Antonio Piccin. Registro qui su cosa abbiamo parlato.
Cosa Francesco parlava di Vittorio Veneto, parlava qualcosa?
“Loro abitavono là, i figli tutti, poi questo cugino, Antonio Piccin, abitava vicino a Francesco e li (Italia) si sono messi d’accordo per venire in Brasile e il Frá era di Belluno”.
Francesco era sposato, corretto? È andato a vivere solo, con sua moglie?
"Lui e la mogie sono andati a vivere separati dai genitori, in un'altra casa. Antonio non abitava con Francesco, abitava vicino".
Lui, Francesco, diceva che in Brasile era meglio che in Italia. In Brasile c'era più abbondanza.
In Italia c'era la fame?
Non c'era la fame, ma la vita era più difficile in Italia.
Sito ufficiale
www.arquivonacional.gov.br
NAVE SALIER - BREMEN (GERMANIA)
Nella pagina n. 4 ci sono i componenti della famiglia di Chiara Piaja e di Antonio Piccin
Nella pagina n. 27 c'è la città di provenienza di
Chiara Piaja e Antonio Piccin
Vittorio Veneto
Firma di Antonio Piccin nel libro di Registro Civile di Bento Gonçalves quando è nata sua figlia Pierina Lucia nel 1897.
Qui c'è una lettera scritta a Celson Piccin nel 1987, parente di Alexandr Piccin (figlio di Francesco Piccin) e nipote di Antonio Piccin. Questa lettera racconta un po'della famiglia di Chiara e Antonio Piccin.
Lettera di 8 febbraio 1987, Porto Alegre (Rio Grande do Sul, Brasile)
Caro nipote Celso Piccin Ho parlato personalmente con i figli di Francesco (Keki) Piccin: Giuseppe, Antonio e Abramo Piccin, residenti a Serafina Correa, nel 1972. Mio nonno Antonio Piccin è venuto dall'Italia single, gli è piaciuto qui (Brasile). Entusiasta, ha invitato suo fratello Francesco (Keki) dall'Italia (sposato, con un figlio chamato Pietro, 1 anno). Keki all'inizio ha trovato molte difficoltà. Voleva tornare in Italia ma non è riuscito perché non aveva soldi. I due fratelli Antonio e Francesco vivevano nella provincia di Treviso, Vittorio Veneto, nella località Alto Nove, casa di n.387 oppure 389. Nella n.70 abitavai i loro cugino Paolo Piccin. Scalando le Prealpi, troviamo due famiglie Piccin: la prima non è legata alla nostra, a 9 km a nord ci sono i nostri parenti Piccin. Per quanto riguarda la tomba dei miei nonni Antonio e Ciareta (Chiara Piai com'era chiamata) non è stato trovato nulla in Brasile. La zia Amelia Comin (sposata con Alexandre Piccin) aveva bisogno di sangue per vivere ancora qualche mese e così vendettero la tomba dei miei nonni Antonio e Chiara a mio cugino Honorio Piccin, figlio di Costantino Piccin. Quando Honorio morì, lo colocarono nella tomba che aveva comprato. "Puoi confermare la verità con la moglie di Honório, Paulina Capra Piccin, a São Marcos (prima si chiamava Linha Palmeiro)." Linha Palmeiro faceva parte delle città di Bento Gonçalves e Caxias do Sul. Farroupilha ancora non esisteva in quell'epoca.
Il mio bisnonno Antonio Piccin, padre di Antonio Piccin, è morto in Italia quando stava legando una balla di pascoli per gli animali. La corda si è rotta e lui rotolò. A seguito della caduta, morì, poco dopo. La famiglia di Antonio, mio nonno, era la più benestante del paese. Aveva un mulino per grano e mais, ventagli per grano e fagioli, alambico, gramolo per il lino. Mia nonna Chiara aveva la roccia e i fusi da legare con la fibra di lino. Creavano api, avevano seghe per fare assi per costruzioni di case. Avevano una cantina per i vini. Nonna Chiara (Ciareta) Piaja aveva una sorella di nome Vittoria, sposata con Sebastião Frandoloso (Frazoloso). I fratelli della nonna sono Costantino, Eugenio, Celeste.
Cordiali saluti, Alberto Alexandre Peccin (Piccin)
Caro nipote Celso Piccin Ho parlato personalmente con i figli di Francesco (Keki) Piccin: Giuseppe, Antonio e Abramo Piccin, residenti a Serafina Correa, nel 1972. Mio nonno Antonio Piccin è venuto dall'Italia single, gli è piaciuto qui (Brasile). Entusiasta, ha invitato suo fratello Francesco (Keki) dall'Italia (sposato, con un figlio chamato Pietro, 1 anno). Keki all'inizio ha trovato molte difficoltà. Voleva tornare in Italia ma non è riuscito perché non aveva soldi. I due fratelli Antonio e Francesco vivevano nella provincia di Treviso, Vittorio Veneto, nella località Alto Nove, casa di n.387 oppure 389. Nella n.70 abitavai i loro cugino Paolo Piccin. Scalando le Prealpi, troviamo due famiglie Piccin: la prima non è legata alla nostra, a 9 km a nord ci sono i nostri parenti Piccin. Per quanto riguarda la tomba dei miei nonni Antonio e Ciareta (Chiara Piai com'era chiamata) non è stato trovato nulla in Brasile. La zia Amelia Comin (sposata con Alexandre Piccin) aveva bisogno di sangue per vivere ancora qualche mese e così vendettero la tomba dei miei nonni Antonio e Chiara a mio cugino Honorio Piccin, figlio di Costantino Piccin. Quando Honorio morì, lo colocarono nella tomba che aveva comprato. "Puoi confermare la verità con la moglie di Honório, Paulina Capra Piccin, a São Marcos (prima si chiamava Linha Palmeiro)." Linha Palmeiro faceva parte delle città di Bento Gonçalves e Caxias do Sul. Farroupilha ancora non esisteva in quell'epoca.
Il mio bisnonno Antonio Piccin, padre di Antonio Piccin, è morto in Italia quando stava legando una balla di pascoli per gli animali. La corda si è rotta e lui rotolò. A seguito della caduta, morì, poco dopo. La famiglia di Antonio, mio nonno, era la più benestante del paese. Aveva un mulino per grano e mais, ventagli per grano e fagioli, alambico, gramolo per il lino. Mia nonna Chiara aveva la roccia e i fusi da legare con la fibra di lino. Creavano api, avevano seghe per fare assi per costruzioni di case. Avevano una cantina per i vini. Nonna Chiara (Ciareta) Piaja aveva una sorella di nome Vittoria, sposata con Sebastião Frandoloso (Frazoloso). I fratelli della nonna sono Costantino, Eugenio, Celeste.
Cordiali saluti, Alberto Alexandre Peccin (Piccin)
FIGLI DI ANTONIO PICCIN E CHIARA PIAJA
Costantino Giovanni e Maria Minella - i miei bisnonni
Antonia e Angelo Grando
Hermínia e José Viecceli
Adolpho e Stella Chies
Alzira e Ernesto de Cesaro
Alexandre e Amélia Comin
Josephina e Ferminio Frandoloso
Genoveva e Constantino Grando
Pierina e Josué de Cesaro
Registro di morte di
Maria Tomio (mamma di Antonio)
Madre: Maddalena De Nardi
Padre: Andrea Tomio
Maria Tomio è mia quadrisavola.
Maddalena Tomio è mia quinquisavola.
Estratto per riassunto dell'atto di morte di Tomio Maria
ATTO DI MORTE DI ANTONIO PICCIN
Giuseppe Davide Piccin
22/06/1890
In questo documento c'è scritto i nome dei nonni
Nonni paterni Maria Tomio e Antonio Piccin
Nonni materni Teresa dal Col e Domenico Piaja
Nascita di Alexandre Piccin, figlio di Piccin Antonio e Chiara Piaja
Qui si vede scritto i nomi dei nonni paterni: Piccin Antonio e Tomio Marianonni materni: Piaja Domenico e Dal Col Teresa
FIGLIE DI ANTONIO E CHIARA PIAJA
* 26.11.1897 - Bento Gonçalves - Registro n.789 p.120
Maria Teresa Piaia Piccin
*28.06.1901 - Bento Gonçalves - Registro n. 255 p. 166
Qui si presentano anche i nomi di nonni paterni: Piccin Antonio e Tomio Maria
nonni materni: Piaja Domenico e Dal Col Teresa
Registro civile di Bento Gonçalves - Rio Grande del Sud - Brasile
In molto registri appare il cognome come Piaja, Piaggia, Piagia, Piassa al posto di Piai (Piaia). Tereza al posto di Teresa. Clara al posto di Chiara.
ATTO DI MORTE DI PIERINA LUCIA PICCIN
Importante osservare che in questo documento c'è scritto che Pierina Lucia Piccin era single, però lei era sposata con Josué de Cesaro.
Adolpho Peccin - figlio di Antonio Piccin e Chiara Piai
Matrimonio de Adolpho Peccin e Stella Chies
Dall'Archivio Pubblico Dello Stato del Rio Grande do Sul
MATRIMONIO DI
COSTANTINO GIOVANNI PICCIN E MARIA MINELLA
MIEI BISNONNI
FIRMA DI COSTANTINO PICCIN E MARIA MINELLA
GIORNO DEL MATRIMONIO
Miei bisnonni
Nozze d'Oro di
Costantino Piccin e Maria Minella
Miei bisnonni
Figlio di Antonio e Chiara Piai
Titolo dell'elettore di Costantino Piccin
mio bisnonno
GENUÍNO JOÃO PECCIN - MIO NONNO
MATRIMONIO DI
STELLA AURORA TRUBIAN e GENUÍNO JOÃO PECCIN
MIEI NONNI
STELLA AURORA TRUBIAN E GENUÍNO JOÃO PECCIN
Mio nonno Genuino João Piccin, suo fratello e suoi amici Tonet
STELLA AURORA TRUBIAN E GENUÍNO JOÃO PECCIN
Sorella di mio bisnonno Costantino Piccin
MATRIMONIO DI ALEXANDRE PECCIN E VICTÓRIA PALMYRA COMIN (AMÉLIA)
ALEXANDRE PECCIN E AMÉLIA PALMYRA COMIN
Fratello di mio bisnonno Costantino Peccin.
Fratello di mio bisnonno Costantino Peccin.
FRANCESCO PICCIN (FRATELLO DI ANTONIO PICCIN)
PASSAPORTO
Francesco arrivò al porto di Rio de Janeiro il 27.09.1879 con sua moglie Basilia Casagrande e suo figlio Pietro di 1 anno.
GIUSEPPE PICCIN
*11.97.1898
Padre Francesco Piccin
Madre Basilia Casagrande
Nonni paterni - Antonio Piccin e Maria Tomio
Nonni materni - Osvaldo Casagrande e Maria della Libera
Dal libro di Registro Civile n.747 - pagina 112
Importante dire che i nomi tante volte erano scritti in modo sbagliato. Piai, Piai, Piaggia, Piassa.
Il cognome Piccin - Piccini, Peccin.
Il nome Chiara - Clara.
FOTO IN SÃO MARCOS (LINHA PALMEIRO)
Qui è dove, dall'Italia , vennero a vivere Antonio Piccin e Chiara Piaia. La casa era un'altra.
Qui è dove - dall'Italia - sono venuti a vivere Antonio Piccin e Chiara Piai. La casa non c'è più. Al posto della casa hanno costruito un'altra.
Nuova casa dei Piccin
Stella Aurora Trubian e Genuíno João Peccin
Miei nonni
Oggi, nel terreno che era di mio trisavolo Antonio Piccin e Chiara Piai abita la famiglia Colussi.
Foto - 20.12.2017
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