quinta-feira, 18 de janeiro de 2018

LA STORIA DI VITOR FAGHERAZZI - RADIO MIRIAM

Un po'della storia di mio padre
Filippo Fagherazzi
Vittorio Fagherazzi

Nel giorno 5 agosto del 2017 mio padre Vitor Fagherazzi, figlio di Vittorio e nipote di Filippo Fagherazzi (nato in Italia) ha partecipato del programma della Radio Miriam chiamato "Gente que faz" (Gente che fa). Molto interessante la storia di mio padre, piena di cultura, storia, emozione. Vale la pensa ascoltare. Piangerete sicuramente...  

Evidenzierò i punti più emozionanti ed interessanti dell'intervista.

Tadeu Salib dos Santos inizia parlando della giovialità di mio padre. Ricorda la professione come bancario (21 anni di lavoro), perché nell'epoca era un mestiere importante, di valore.  "Fagherazzi, un giovane di 76 anni." Padre di 4 figli. Sottolinea la nobiltà di carattere di mio padre. Mio padre parla della famiglia, posseditrice di una casa di commercio che portava i prodotti fino a Porto Alegre. Prima tappa era São Sebastião do Caí (carri trascinati da muli),  poi la merce prosseguiva in barca a Porto Alegre. 
La famiglia era molto religiosa. Per andare alla messa a Caravaggio camminavano alcuni chilometri. Vitor portava con se' un'altro paio di scarpe per entrare in chiesa pulito. 
Vitor si ricorda di una storia buffa vissuta a scuola Joaquim Nabuco. Una volta arrivò tardi a scuola. Siccome non voleva essere rimproverato, condannato, non partecipò alla lezione e rimase tutta la mattina nel bosco, fino all'orario di tornare a casa. 
Mio padre andava in centro con suo cavallo Gobo a portare la merce. Andava piano perché voleva godere il panorama e la bellezza che vedeva intorno. Gobo portava questo nome perché aveva un "lombo arqueado", era docile e compagno. 
Intorno alla sua famiglia abitavano le famiglie Biasus, Galafassi, Gasperin, Balbinot, Giacomin, Gasperin, Faé che passano lì anche per comprare la merce. Busa, dove abitava,  era considerata un centro commerciale. 
Vittorio, padre di Vitor, rimaneva molto lontano dalla famiglia visto che aveva comprato 100 colonie di terra a Chapecó nel 1930. Spesso andava lì a controllare e a pagare le tasse. 
Insieme alla madre Ângela Bertelle e suo fratello Vinicio, iniziarono una casa di commercio in centro città nel 1951. Vendevano molta marmellata (50 tonnellate).
Siccome sua madre è morta nel 1952, uno zio di Caxias do Sul consigliò suo padre a far Vitor studiare a Santa Maria (scuola per parrocchi). Con 12 anni, prese il treno a Porto Alegre. Rimase una notte in un monastero (Santa Teresinha). Il giorno dopo partì in treno (alle 6 di mattina e arrivò alle 5 di pomeriggio). Studiò a Santa Maria per 4 anni. Al Seminario, scuola, la doccia era fredda e fatta solo 2 volte alla settimana. Periodo difficile, ma valido, secondo lui.
Nelle vacanze di 1956 andò a trovare il fratello che viveva a Chapecó. Stimolato da lui, Vitor andò a vivere lì nel 1957. Nel 1960 finì lo studio. In quel periodo lavorava nella fabricazione di materassi di suo fratello Vinicio. Aveva un cugino a São Miguel d'Oeste e decise vivere lì nel 1965. Riuscì un posto di lavoro alla Banca Agricola Mercantil. Presto si è promosso. A São Miguel d'Oeste c'era luce soltanto fino a mezzanotte. Si faceva serenata al buio. 
Nel 1968 ritornò a Farroupilha e rimase fino al 1972, sempre lavoro in banca. Il 26.02.1982 andò a lavorare a Gaurama (4.000 abitanti) come direttore di una banca (Unibanco). Rimase fino al 1986. Ritornò a Farroupilha e comprò una casa a "Nova Milano". 

Passata un'ora e otto minuti, mio padre si emoziona molto. Parla dell'episodio della morte di mio fratello e dice che la vita per lui era cambiata. Da quel momento in poi l'esistenza sulla Terra aveva un altro senso.




Mio bisnonno, nonno di mio padre Vitor fu una persona nobile nella regione: commerciante, banchiere e giudice distrettuale.


GIUDICE DISTRETTUALE


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